sabato 25 gennaio 2025

CIRCUITI EXTRACORPOREI: EMOFILTRAZIONE ED EMOADSORBIMENTO

Id Provider: 4156

Evento n° 435038 


Data inizio: 17/02/2025

Data fine:  30/12/2025        


Crediti assegnati: 5

Corso gratuito

https://congressi.fenicia-events.eu/congresso.php?id_congresso=3901


Il danno renale acuto è una delle più frequenti complicanze associate alla sepsi e determina un incremento significativo di mortalità e morbilità nei pazienti critici. Oltre ad avere una funzione di supporto d'organo, le varie tecniche di sostituzione continua della funzione renale sono state proposte per modulare la risposta infiammatoria ed immunitaria in corso di sepsi, attraverso la rimozione di citochine e tossine batteriche. In particolare, l'impiego di membrane ad elevato cut-off permette una più efficace rimozione di mediatori con peso molecolare elevato (> 45 kDa) rispetto a quello ottenuto con un emofiltro standard. La sepsi rappresenta il 2-11% delle cause di ammissione in Terapia Intensiva (TI) e si associa ad una mortalità compresa tra il 20 ed il 30% per la sepsi grave, raggiungendo valori superiori al 50% per lo shock settico. La sepsi rappresenta una delle principali cause di danno renale acuto (AKI) nel paziente critico, infatti l'AKI si sviluppa in circa il 19% dei pazienti con sepsi, nel 23% dei pazienti con sepsi grave e nel 51% dei pazienti con shock settico. Nonostante i progressi effettuati negli ultimi decenni nel campo del  trattamento, l'insorgenza di AKI sepsi-correlata resta un fattore di rischio indipendente per mortalità e morbilità nei pazienti ricoverati in TI. La combinazione di sepsi ed AKI è associata, infatti, ad una mortalità superiore al 70%. La sepsi può essere causata dall'estensione sistemica di un’infezione sia comunitaria che nosocomiale. Nel paziente non post-chirurgico la sepsi polmonare è quella associata a più elevati tassi di incidenza e mortalità. Altri comuni siti di infezione sono il tratto genitourinario, intraddominale (paziente postchiurgico), cute e tessuti molli, “device-related”, sistema nervoso centrale ed endocardio. L'eziologia microbica della sepsi è soggetta a variazioni temporali, in parte correlate con la pressione selettiva che si genera con l'utilizzo di farmaci antibiotici, sia in ambito ospedaliero che comunitario. Ad oggi i batteri gram negativi risultano essere causa di sepsi grave nel 62% dei pazienti critici, mentre quelli gram positivi nel 47% ed i funghi nel 19%. Per lungo tempo l’AKI in corso di sepsi è stata attribuita all’ipoperfusione renale causata dall’ipovolemia funzionale tipica dello shock distributivo. Studi recenti, al contrario, hanno dimostrato che il rene va incontro ad uno stato di iperperfusione e che quindi la riduzione della filtrazione glomerulare è da ascriversi principalmente alla riduzione della pressione capillare glomerulare determinata da alterazioni del tono vasomotorio dell'arteriola afferente ed efferente. Nuove teorie, inoltre, focalizzano il ruolo fondamentale dei mediatori circolanti prodotti sia a livello locale che sistemico (citochine, PAMP, prodotti di degradazione tissutale e specie reattive dell'ossigeno) nel determinismo dell'AKI sepsi correlata. In particolare, i mediatori circolanti sarebbero i responsabili diretti sia del danno necrotico ed apoptotico a livello delle cellule tubulari, sia delle disfunzioni mitocondriali e delle alterazioni microcircolatorie cui fanno seguito alterazioni del trasporto e dell'utilizzo tissutale di ossigeno con conseguente disfunzione renale. I mediatori circolanti, inoltre, sono gli elementi centrali delle vie di segnalazione molecolare tra rene, polmone, sistema nervoso centrale, sistema gastro-intestinale (definite con il concetto di “organ crosstalk”). Come in un circolo vizioso queste vie hanno carattere bidirezionale, causando, una volta iniziate, un ulteriore peggioramento dell'AKI ed un significativo incremento della mortalità del paziente critico. La terapia renale sostitutiva (RRT, Renal Repalcement Therapy) è un'insieme di metodiche di purificazione ematica extracorporea che hanno lo scopo di sostituire la funzione renale quando questa risulta essere compromessa. Sebbene numerosi studi non riportino differenze significative in termini di mortalità tra metodiche intermittenti (IRRT, Intermittent Renal Repalcement Therapy) e metodiche continue (CRRT, Continuous Renal Repalcement Therapy), la CRRT è sicuramente preferibile nel paziente critico in quanto associata ad una migliore tolleranza emodinamica e ad una migliore efficacia nella correzione dei disturbi dell'equilibrio idro-elettrolitico. Il recente progresso tecnologico ha ampiamente allargato lo spettro di metodiche disponibili per la depurazione ematica nel contesto della sepsi. In particolare, risultati promettenti sono stati riportati con alcune metodiche quali: emofiltrazione ad alti volumi, emoadsorbimento, plasmaterapie, emodialisi/emofiltrazione con membrane ad elevato cut-off.


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